Il centrocampista dell’Inter, Arturo Vidal, ha contratto il Covid. il 34enne è stato ricoverato in Cile, dove era in ritiro con la Nazionale.
SANTIAGO – Arturo Vidal è positivo al Covid e è ricoverato in ospedale. Lo rende noto lo staff medico della Nazionale cilena. Le autorità sanitarie hanno aperto un’inchiesta sul caso ipotizzando che il centrocampista possa aver violato la quarantena.
Il comunicato su Vidal
“Il corpo medico della nazionale cilena sottolinea che su richiesta di Arturo Vidal, si comunica che il giocatore è stato diagnosticato positivo al Covid nel corso della visita preventiva quotidiana effettuata lunedì 31 maggio“, indica un comunicato pubblicato sul sito del Cile. In precedenza, il team medico aveva riferito che Vidal non si stava allenando ed era stato separato dal resto della squadra per aver presentato “una sindrome febbrile dovuta a tonsillite“. Il 34enne centrocampista era stato vaccinato contro il Covid-19 insieme ad altri giocatori della squadra cilena appena tre giorni fa.
Le parole del giocatore
“Purtroppo nel controllo di oggi ho scoperto di essere risultato positivo al Covid dopo che un amico, asintomatico, è risultato positivo in un controllo preventivo. Questa volta non potrò essere in campo, ma sosterrò i miei compagni con tutte le mie forze. Mi riprenderò presto per poter indossare di nuovo La Roja de Todos“, ha detto Vidal.
Quarantena violata?
Le autorità sanitarie cilene hanno chiesto l’apertura di un’indagine per ricostruire gli spostamenti del centrocampista dal momento del suo ritorno in Cile. Secondo le prime ipotesi, dal primo giorno del suo arrivo il calciatore non sarebbe rimasto nella bolla ma avrebbe incontrato una modella. I diretti interessati hanno smentito la notizia.
Sul caso è intervenuto anche il Sottosegretario alla Salute del Cile, che ha fatto sapere che il calciatore sarebbe stato visto in un ippodromo e poi in un ristorante insieme con un gruppo di amici. Proprio in occasione della cena avrebbe contratto il virus.
Il Covid in Cile
Le infezioni da coronavirus in Cile rimangono oltre le 6.000 al giorno e il sistema sanitario nazionale è sopraffatto. Dopo 14 mesi di pandemia, il Covid-19 ha ucciso 29.000 persone per 1,3 milioni di contagi nel Paese.